A Padova i Carraresi, per un motivo o per un altro, li avrete sicuramente sentiti nominare. Era questa una famiglia molto importante nel Trecento. Ciononostante, ben poco è oggi noto riguardo alle loro origini, da dove venissero e che feudi possedessero prima di conquistare il potere in città. Quello che però sappiamo è che a sud della nostra città si trova un comune con un nome che vi suonerà familiare: Due Carrare. Il "due" all'inizio del nome sembra strambo ma non lo è, infatti è dovuto al fatto che comp~ende i comuni di Carrara San Giorgio e Carrara Santo Stefano. Nel primo sorgeva il castello dei Carraresi, di cui oggi non resta nulla, mentre il secondo prende il nome dall'abbazia che Litolfo da Carrara fece ergere nel 1027. Litolfo, sì. Questo indizio non è da poco, ma resta un enigma: da cosa deriva il nome Carrara? Svariate teorie hanno cercato di rispondere a questa domanda. La più nota fra le leggende è quella riportata anche dallo storico Gigi Vasoin nel suo La signoria dei Carraresi nella Padova del '300, ma proposta da Giovanni di Conversino da Ravenna. Si ipotizza che un tale Landolfo di Narbona si fosse innamorato di Elisabetta, figlia di un imperatore che -guarda un po' non approvava la loro relazione. Questi Romeo e Giulietta de'noantri dovettero quindi fuggire e approdarono, di tanti posti, nella selva di Monselice, dove fondarono una casa di una tale bellezza che veniva chiamata "casa rara". Se questa storia non vi convince troppo non preoccupatevi, non convince molto nemmeno il buon Giovanni da Ravenna che, nel dubbio, ne propone una variante, secondo la quale i giovani, per tirare a campare e nascondere le loro origini, si diedero alla costruzione di carri. Manco a dirlo, questa supposizione non trova conferma in alcun documento. E siccome non c'è due senza tre, ecco un'altra ipotesi ancora: tenete la selva e rimetteteci Landolfo, togliete la casa e i carri e metteteci invece il leggendario Vitelimo che apparve all'innamorato per ordinargli di adornare il suo scudo con un carro di fuoco. E poi gli uomini non sarebbero attenti all'estetica! Per cambiare completamente genere vi racconto anche la teoria avanzata dali 'Olivieri, secondo il quale "Carrara" deriverebbe aa "Carraria", una parola latina che significherebbe "via carreggiabile". Una leggenda completamente diversa è poi quella proposta da Pier Paolo Vergerio, che nel 1404 sosteneva la presenza in zona Due Carrare di una molto nota fabbrica di carri. Il mistero resta fitto e ancor più fitto sembra essere quello che avvolge l'abbazia di Santo Stefano di Due Carrare. Si dice infatti che ci sia una tomba sotterranea in corrispondenza del tondo rosso di marmo al centro del pavimento della chiesa, in cui si troverebbero le salme dei Cararresi ma soprattutto il "carro d'oro", una sorta di patrimonio sepolto. Buona caccia al tesoro! |
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tratto da "Misteri e storie insolite di Padova" -Newton Comption editori |